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Archive for the ‘Standard Fife Fancy’ Category

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L’ingresso alla fiera di Porto

Inizio con lo stendere un velo pietoso sullo sciagurato convogliamento degli uccelli italiani verso Matosinhos. Una tragedia sulla quale mi rifiuto di entrare, scioccato e scandalizzato, di cui si erano intravisti i primi segni premonitori da me riportati in un articolo dedicato al campionato del mondo in Portogallo (ancora una volta) ma nel lontano 2010. I quesiti che allora sollevavo sono rimasti lettera morta. E ora si contano i danni.
Molti gli uccelli esposti nel grande padiglione principale della fiera di Porto a matosinhos. Un bel colpo d’occhio.
Non particolarmente significativo il padiglione dedicato al mercato, ovviamente monopolizzato da alcuni allevatori del luogo ma in cui anche realtà italiane avevano spazio più che evidente, il tutto intramezzato da stands gastronomici con la fila di gente affamata.

L'ingresso al padiglione mostra

L’ingresso al padiglione mostra

 

L'area dedicata alla vendita e alla gastronomia

L’area dedicata alla vendita e alla gastronomia

 

Una parte delle gabbie dei Fife Fancy

Una parte delle gabbie dei Fife Fancy

 

Le gabbie dei Gloster. Quelle mancanti sono di canarini italiani...

Le gabbie dei Gloster. Quelle mancanti sono di canarini italiani…

Mi limiterò a una rapida disamina dei Fife Fancy anche se devo dire di aver visto canarini di altre razze di altissimo livello, davvero al top e di levatura sicuramente mondiale. Tra questi ricordo i Border, notevoli, Razza Spagnola e Japan Hoso, ma anche Gloster.
Da allevatore con la passione per il Fife Fancy l’attenzione e il tempo maggiore l’ho dedicato a questi. Ho fatto alcuni filmati da cui ho tratto qualche immagine, non eccezionale per le condizioni di luce sfavorevoli e per il normale nervosismo dei soggetti giunti alla fine del periodo di mostra e ormai stanchi. Proprio la stanchezza dei canarini non mi ha consentito una disamina nelle stesse condizioni dei giudici che hanno sicuramente osservato canarini nelle migliori condizioni. Così si spiegano certi giudizi che, tra sabato e domenica, erano incomprensibili altrimenti. E’ normale.

 

Fife Fancy ardesia di Van Dessel

Fife Fancy ardesia di Van Dessel

 

Fife Fancy melaninico (stamm) di Bento

Fife Fancy melaninico (stamm) di Bento

Prima nota da mettere in evidenza: ben tre Fife Fancy premiati con il punteggio di 95 !
Ho qualche dubbio se davvero sia utile arrivare di un gradino oltre il classico 94 più vicini alla perfezione assoluta e inarrivabile che corrisponde a 100. Comunque ben venga il 95 a patto che un canarino con questo punteggio sia un punto di arrivo, un riferimento per i cultori della razza, un soggetto di evidente e straordinaria tipicità. Non era così.
Il verde intenso dello spagnolo Izquierdo era davvero bello per taglia e forma, estremamente aggraziato. Gli avrei dato 93 punti (per la evidente carenza nella posizione) non fosse stato per la mancanza di una penna timoniera nella coda. L’ho cercata sul fondo della gabbia ma non ne ho visto traccia. E mi resta il dubbio di un grosso errore di valutazione del giudice. Ci può stare.

Fife melaninico da 95 punti!

Fife melaninico da 95 punti!

 

Lo stesso soggetto sopra. Evidente la piuma mancante nella coda...

Lo stesso soggetto sopra. Evidente la penna mancante nella coda… Un peccato.

 

Un altro 95, del portoghese Antonio Machado, un ardesia pezzato talmente nervoso da essere allungato come un sassone, non dimostrava purtroppo alcuna caratteristica degna di nota. Anzi.

L’ultimo, un giallo del belga Vervaet, al sabato appariva come un canarino di buon livello ma nulla più.

 

Fife Fancy di Machado da 95 punti !

Fife Fancy di Machado da 95 punti !

Negli stamm melaninici ha primeggiato (assieme ad altri validi piazzamenti) il francese Darrou con canarini molto migliorati rispetto a quelli che lo hanno portato a vincere più campionati (ricordo quello a Tours in Francia) ma comunque inferiori per tipicità rispetto a quelli, per esempio, del portoghese Bento che invece è arrivato terzo. Certi misteri continuano a serpeggiare tra le gabbie dei mondiali…

 

Fife Fancy dello stamm di Darrou

Fife Fancy dello stamm di Darrou

Negli stamm dei melaninici pezzati è arrivato primo con 370 punti il tedesco Hans Jurgen Kraus con soggetti di ottima taglia, coda e rotondità ma carenti nella testa.
Negli stamm lipocromici pezzati ha vinto il francese Hamann con canarini di ottima taglia e piumaggio ma che per il resto non riuscivano a dare il meglio di sé. Non sono riuscito ad apprezzarli più di tanto. Secondo è arrivato Victor Garcia, noto agli allevatori italiani per la sua attiva presenza sui gruppi social di Facebook dedicati al Fife. I suoi canarini erano di buon livello con piumaggi ben curati.
Interessante per la qualità del piumaggio il Fife arrivato primo nei liporcomici pezzati, da 93 punti, di Kraus. Per il resto troppo nervoso per esprimere ulteriori commenti.

 

Fife Fancy dello stamm di Hamann

Fife Fancy dello stamm di Hamann

 

Fife Fancy dello stamm di Kraus

Fife Fancy dello stamm di Kraus

 

Fife Fancy di Ferreira da 95 punti

Fife Fancy di Ferreira da 94 punti

Tra i Fife Fancy che più ritengo meritevoli di segnalazione un bell’ardesia pezzato da 93 punti (secondo nella categoria) di Van Dessel, di posizione ottima, piumaggio di qualità, solo un po’ carente di dorso.
Molto bello il minuto ed elegante pezzato melaninico da 94 punti di Ferreira. Ottime proporzioni, armonia nelle caratteristiche e un carattere docile che è un plus molto importante. Bravo.
Meritevole di menzione il canarino dell’inglese Tanner esposto nei lipocromici 100%, un bel brinato di forma e testa ottimali purtroppo penalizzato da una codaccia troppo aperta. E’ arrivato terzo con 93 punti.
Naturalmente queste sono le mie personali opinioni.

Volendo dare un giudizio complessivo ai Fife Fancy esposti al 64° campionato mondiale di ornitologia devo essere diretto e schietto: buono il livello complessivo ma mi aspettavo qualcosa di più.
Davvero pochissimi i soggetti “da farsi gli occhi” e portare a casa un ricordo indelebile. Per quale motivo?
L’argomento merita una riflessione profonda che nasce dalla consapevolezza (che da anni ripeto all’ossessione) che il Fife Fancy è razza difficile (altro che!), che purtroppo esistono diverse correnti di pensiero che portano le selezioni lungo vie differenti. E’ questo il principale problema che sta vivendo il nostro beniamino pennuto. Non c’è una guida, una direttrice chiara e dominante. La stessa rappresentazione grafica dello standard sembra non essere d’aiuto e per il Fife pare corretto tutto e il contrario di tutto. Insomma esattamente l’opposto di quel che è accaduto tempo fa per il Border che oggi è razza con caratteristiche consolidate e irrinunciabili, non soggette a interpretazioni libere.
In Portogallo c’erano Fife Fancy piccoli e piccolissimi. Ok, qui ci siamo, non perdiamo altro tempo a ragionare di questo. E le teste? E i dorsi? Quelli belli secondo lo standard erano rari per non dire rarissimi… e non sono PROPRIO queste le caratteristiche peculiari del Fife, in assenza della quale potrebbe pure essere un’altra razza che nulla ha a che vedere con il nostro scozzesino?
Un secondo appunto sul tema della posizione e delle zampe. Dopo un primo fervore assatanato di qualche anno fa in cui si assistette alla rincorsa delle zampe a fenicottero, ora la situazione mondiale che emerge dal Portogallo è quella di un ritorno al passato: canarini accucciati e ben poco eleganti perché con zampe piegate a 45 gradi.
Tutto insomma concorre a definire il Fife Fancy una razza ancora “in formazione” nonostante la sua lunghissima storia e nonostante sia uno dei canarini di forma e posizione più allevati al mondo. Allora? Diamoci una mossa perché qualcosa dovrà pur cambiare!!
Tu cosa ne pensi?
I commenti sono graditi. Basta scrivere nel box qui sotto.

Fife Fancy dello stamm di Garcia

Fife Fancy dello stamm di Garcia

 

Fife Fancy brinato di Pinto Silva da 93 punti

Fife Fancy brinato di Pinto Silva da 93 punti. Peccato per la coda.

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Diversi angoli di visuale dello standard inglese del Fife Fancy

Diversi angoli di visuale dello standard inglese del Fife Fancy

Nelle scorse settimane si è tornati a parlare di standard del Fife Fancy. Lo dobbiamo al gruppo Facebook “Italian Fife canary club” che ha pubblicato una scheda esauriente, completa sia di descrizione dei vari punti dello standard che dei relativi disegni approvati dalla federazione inglese.
Quando si tratta dei disegni si scatena il confronto delle opinioni. Giustissimo. Non perché li si possa cambiare a seconda dei gusti ma perché, divenendo la traccia ufficiale che guiderà la selezione della razza nei prossimi anni, le scelte degli allevatori dovranno per forza uniformarsi ad essi. E allo stesso modo quelle dei giudici!
I disegni sono di Andy Mc Ewan, illustratore che ha seguito l’evoluzione dello standard del Fife Fancy essendo autore anche del disegno ufficiale inglese realizzato nel 1995.
Dopo 20 anni da quel disegno che per certi versi si potrebbe definire “rivoluzionario”, vorrei ora entrare nel merito di quello che è l’ideale Fife Fancy, almeno sulla carta. Dal vivo è un’altra cosa ma dalla carta si comincia ed è irrinunciabile riferimento.

Il vecchio disegno dello standard inglese. Di Andy Mc Ewan, 1995

Il vecchio disegno dello standard inglese.  Anno 1995

Standard italiano del Fife Fancy. Anno 1995.

Standard italiano del Fife Fancy. Anno 1995.

Ho definito rivoluzionario, almeno per noi italiani, il disegno del 1995 e per farsene un’idea basta il confronto con lo standard ufficiale FOI pubblicato proprio nel 1995 sui “Criteri di Giudizio” della federazione, la bibbia dell’allevatore e del giudice. Sembrano due razze diverse, vero?
Le cose sono migliorate con un nuovo disegno pubblicato nei “Criteri di Giudizio” del 2001 dove è anche riprodotto un modello di Fife Fancy di ¾ e non solo lateralmente: innovazione positiva.

Standard italiano del Fife Fancy. Anno 2001.

Standard italiano del Fife Fancy. Anno 2001.

 

Standard Fife Fancy. Vista laterale.
Trovo il disegno eccellente, capace di mettere in mostra la rotondità, lo stacco di nuca, la forma della testa, il dorso e la chiusura inferiore del piumaggio dal petto fino alle zampe, anch’esse correttamente rappresentate ben dritte ma non assurdamente come quelle di un fenicottero. Da questa visuale il Fife Fancy dimostra tutta la sua eleganza ed è davvero uno standard che occorre perseguire. Gran bel canarino, insomma.
Si tratta dell’evoluzione del disegno del 1995, migliorato accentuando alcune caratteristiche come il dorso e lo stacco di nuca che migliora non solo la testa ma l’eleganza tutta del nostro canarino, reso giustamente più compatto e meno lungo mettendone in evidenza la maggiore rotondità e il diverso angolo delle zampe.
Questo nuovo disegno in realtà è tutto meno che nuovo. E’ noto oltre Manica da diversi anni ed è stato pubblicato in vari colori e contrasto di pezzature nel libro di Terry Kelly che è del 2000!
A quei tempi non era ufficiale, potremmo dire che era “troppo avanti” e poteva contare su una nutrita schiera di detrattori che lo vedevano troppo simile ad un piccolo Border. Vecchia diatriba che con questo ultimo standard avrà fine: il Fife Fancy è un piccolo Border .
Torniamo a oggi.
L’unico appunto che mi sento di fare al disegno riguarda il sottocoda, la parte di piumaggio che funge da copertura della zona cloacale e di raccordo con la coda. Non è questione estetica ma aerodinamica (non dimentichiamo che il canarino vola!), un modo che la natura offre ai pennuti per rendere armoniche le piume (sottocoda) con le penne (coda).
Il sottocoda mi sembra eccessivamente prolungato e propongo una piccola personale interpretazione che ritengo più consona alla natura del nostro canarino e più logica se parte di una strategia che tenda a renderlo più compatto.
Questione di poco: ogni attento allevatore saprà interpretare al meglio. Nulla, quindi che vada a inficiare la qualità del lavoro del disegnatore e di chi ha approvato il disegno.

Vista laterale del Fife Fancy con modifica del sottocoda

Vista laterale del Fife Fancy con modifica del sottocoda

 

Standard Fife Fancy. Vista da sopra
Anche la vista da sopra mi sembra molto ben realizzata.
Volendo essere precisi la testa risulta troppo avanti rispetto alla stessa rappresentata nella vista laterale ma guardiamo alla sostanza. L’intento, chiarissimo, è quello di segnare una svolta decisa rispetto a quei corpi strettini che si vedono frequentemente nelle mostre e che molto spesso accompagnano soggetti vincitori. Si tratta di un bel passo avanti che, come tale, provoca sconcerto in alcuni. L’accentuata rotondità è il segno deciso dell’obbiettivo cui puntare e va benissimo!
E’ un disegno ideale e ci indica che dobbiamo lavorare per rendere più compatto e armonico il Fife Fancy che, dall’alto deve sempre più tendere a un bel cuore.
Ottimo il rapporto con la coda giustamente stretta, la chiusura delle ali e con la testolina rotonda che si stacca dal resto in un insieme armonico.

 

Standard Fife Fancy. Vista frontale
Qui vengono i dolori. Nulla di male, per carità. Sono ancora convinto che si tratti di errori veniali che in una prossima occasione si potrebbero sistemare.
Prima di tutto va detto che lo standard non si dovrebbe rappresentare con una vista frontale. Serve a poco perché i canarini non si mettono mai fermi a guardarci frontalmente, quindi la nostra selezione non è aiutata da questo angolo di visuale e sfido qualsiasi giudice al mondo, anche il più esperto, a riuscire a trarre valutazioni in questo modo. Ci vorrebbe Superman (o un canarino imbalsamato!).
Quello che non mi piace è la prospettiva, completamente sbagliata. Se accostiamo il disegno laterale con quello frontale ci rendiamo conto di come la coda penzoli desolantemente verso il basso senza logica. Se lateralmente la punta della coda sta all’altezza delle zampe, quindi sopra il posatoio, non si capisce perché frontalmente sia tanto bassa!
Se poi aggiungiamo la posizione troppo divaricata delle zampe, ancora una volta ben diverse dalla prospettiva laterale, otteniamo una visione di un Fife Fancy quasi “seduto” sul posatoio. E’ esattamente l’opposto di ciò che lo standard prescrive e che nella vista laterale ci viene correttamente indicato.
L’errore nasce dal fatto che il disegnatore ha ottenuto questo disegno copiandolo per sovrapposizione dalla vista dall’alto. Ma è una forzatura che genera senza dubbio incongruenze prospettiche.

fife fancy nuovo standard 2 modifiche RID

Molto più utile sarebbe stato realizzare una vista a ¾. Peccato: per un canarino di forma e posizione sarebbe indispensabile come bene ha intuito la Commissione tecnica italiana che l’ha voluto nello standard FOI dal 2001.
La vista a ¾, leggermente presa in altezza, è l’unica possibile per offrire elementi utili a una corretta valutazione della rotondità del soggetto.
Quanti Fife Fancy offrono una splendida visuale laterale (se ne vedono tantissimi pubblicati in foto su Facebook) ma che poi, visti dal vivo, denotano fianchi non rotondi e smussati. E’ uno dei difetti a mio parere più gravi per un canarino che ha nella sua rotondità un fattore che lo definisce, al pari per esempio del Border. Ve lo immaginate un Border tondo solo alla vista di lato e da sopra no? BUUU! Verrebbe da esclamare.
Mi si può dire che per cogliere questo aspetto basta il disegno con vista dall’alto. Io rispondo: sì e no.
La vista dall’alto è perfetta per tracciare un corpo tondeggiante a ovetto ma è monca nel senso che non è sufficiente per stimare la COMPLETA rotondità del soggetto nel suo complesso. In buona sostanza un Fife Fancy tondo se visto dall’alto potrebbe nascondere difetti di piumaggio sopra e/o sotto le ali tali: piume abbondanti, debordanti, con sbuffi che sbucano da sotto le ali. E’ solo un esempio.
Proviamo quindi a guardare un disegno di un Fife Fancy a ¾ per capire come si può meglio valutarlo in questa visuale che è finalmente “quasi tridimensionale” nel senso che è l’unica in grado di farci stimare la profondità. Con la vista laterale e dall’alto si rimane a due dimensioni, ovviamente molto parziali per un animale vivo.
Per questo motivo un buon giudice di Fife Fancy lo si vede quando prende da sotto la gabbia a concorso e la porta in basso per vedere il canarino dall’alto e poi la muove lentamente per ottenere una corretta visuale da ¾ su TUTTO IL CORPO. Quanti lo fanno? Ne ho visti davvero pochi.

Ultimo standard pubblicato dalla Federazione italiana. Si noti in alto la vista a 3/4

Ultimo standard pubblicato dalla Federazione italiana. Si noti la vista a 3/4

 

Le mie conclusioni sul disegno dello standard del Fife Fancy (prima immagine con 4 disegni in alto) sono queste: un ottimo passo avanti ufficializzato in Gran Bretagna. Dimentichiamoci la vista frontale ma, per il resto, è un ideale cha va perseguito e compreso fino in fondo col tempo e l’applicazione. Ma va soprattutto fatto nostro, direi quasi amato.
Lo spazio qui sotto è a disposizione di tutti i commenti.

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Con il maschietto Fife Fancy best in show

Dopo un paio d’anni di assenza ho deciso di esporre i miei Fife Fancy alla mostra ornitologica di Bologna. Con sorpresa ho letto sul giornalino ABC che a giudicare non c’era il ben noto Terry Kelly, dato per sicuro dagli organizzatori, ma un giudice che, dal nome, non mi sembrava proprio inglese.
Infatti, quest’anno a lavorare tra le cavalle ben fornite di gabbie per i Fife Fancy c’era Mr. Henk Snoeren, olandese.

La fase del giudizio che si svolge al sabato è sempre molto bella e istruttiva mettendo in luce l’approccio personale che ogni giudice ha nel valutare i soggetti esposti. Mi sarebbe piaciuto vedere Snoeren all’opera anche perché, di solito, a giudizio terminato chiedo sempre quale idea si sia fatto del livello dei Fife Fancy italiani il giudice in questione. Purtroppo quest’anno non ho potuto essere presente. Tuttavia un amico ha chiesto proprio queste informazioni e le risposta avuta è stata la seguente.
Buon livello medio dei Fife Fancy esposti ma ha notato una eccessiva ricerca della piccola taglia, talvolta piumaggi troppo duri con presenza di spacchi sul petto e soprattutto canarini di scarsa rotondità.
Ecco il valore di mostre come Bologna dove ci si può confrontare con esperti giudici di altre nazioni. E’ il confronto che fa crescere e quello internazionale ci permette di uscire da ambiti troppo ristretti.
Devo anche dire che ciò che ha affermato Mr. Snoeren è più o meno quello che predico da anni e non sto certo in questa sede a ripeterne i contenuti. Basta leggere questo blog.

A Bologna ho portato 13 soggetti, di cui circa la metà si sono piazzati bene.
Ho ottenuto 4 primi assoluti, un secondo e un terzo posto, il miglior verde, il miglior intenso e il BEST IN SHOW tra i Fife Fancy. Meglio di così proprio non si poteva.
Sono doppiamente contento perché il premio va ad una linea selettiva di verdi che seguo ormai da diversi anni e che stavolta ha premiato un maschio, cosa non comune in un BEST, di norma appannaggio delle femmine, più tipiche (per questo in Inghilterra hanno creato il premio per il “sesso opposto”).

Al di là delle classifiche anche quest’anno la mostra bolognese, sempre ottimamente gestita da Roberto Guglielmi, ha dimostrato la sua posizione di riguardo nel panorama specialistico italiano con soggetti molto belli esposti e numeri simili a quelli del 2013.
C’era da farsi gli occhi e non mi è proprio possibile elencare tutti i canarini che mi hanno favorevolmente impressionato. Molto tipici i canarini di Michele Apuzzo, soprattutto i suoi brinati, quelli di Angelo Cantante (1° singolo brinato) e anche la new entry Gianpietro Munaro si è fatto decisamente onore con il premio per il sesso opposto negli intensi, stavolta femmina. Di piumaggio sericeo la femmina cinnamon intensa pezzata di Massimo Capitanio.
Ottimo livello anche per diversi altri allevatori che hanno esposto canarini molto tipici come gli amici Ferraro, Malagoli, Trapasso, Goti ed altri sicuramente validi.

L’occasione è stata piacevole per l’incontro con allevatori che non conoscevo e che seguono sempre il blog, tra cui un bel trio fiorentino. Ragazzi, nella confusione non ho memorizzato il vostro nome ma, per farmi perdonare pubblico la vostra foto. Scrivetemi nei commenti sotto questo articolo!!!!

Naturalmente ringrazio tutti per i complimenti ricevuti e… arrivederci alla prossima con i nostri Fife Fancy.

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Ardesia primo intenso sesso opposto. Allevatore Munaro.

Ardesia primo intenso sesso opposto. Allevatore Munaro.

Cinnamon pezzato intenso. Allevatore Capitanio.

Cinnamon pezzato intenso. Allevatore Capitanio.

 

I miei amici fiorentini con Angelo Cantante

I miei amici fiorentini con Angelo Cantante

L'allevatore Munaro alla sua prima volta a Bologna.

L’allevatore Munaro alla sua prima volta a Bologna.

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Il colore bianco nei Fife Fancy è uno dei più difficili.

Naturalmente parlo di ottenere canarini bianchi di alto livello in rispondenza allo standard.

E’ un colore che mette in risalto anche il più piccolo difetto di piumaggio e inoltre si vedono pochissimi bianchi capaci di avere uno stacco di testa-nuca realmente ideale per il Fife Fancy.

Quest’anno ho prodotto pochi bianchi ma devo dire che le teste mi soddisfano: tonde e con nuca evidente.

Il tutto su corpi ben tondeggianti e con zampe che si alzano molto bene.

Qui di seguito posto alcune foto di uno stesso soggetto Fife Fancy, forse quello che più mi piace nella produzione 2014.

Naturalmente ogni commento sarà gradito. Diciamo che su Facebook è decisamente piaciuto…

 

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Primo melaninici punti 94 allevatore Barretta

Primo nei Fife Fancy melaninici. Punti 94. Allevatore Barretta

Altra visuale dello stesso canarino vincitore

Altra visuale dello stesso canarino vincitore. Dorso molto ben arrotondato.

Dopo il post di commento generale al campionato del mondo di ornitologia 2014, vorrei dire che senz’altro Bari è stata una bellissima vetrina per tanti canarini davvero ottimi, alcuni premiati e altri no, come sempre. Un’esposizione nel suo complesso davvero interessante per “farsi gli occhi” e meditare sulle scelte selettive per ogni razza.

Per gli amati Fife Fancy direi che con prepotenza si nota come il carattere zampe si stia fissando correttamente in un numero sempre maggiore di esemplari, dato molto positivo. Sempre ampiamente rappresentati i micro-Fife che, a causa della loro taglia minima, perdono alcuni connotati ma questa è questione ormai vecchia. Valida e confortante la quantità di soggetti di bella posizione con dorsi corretti e dolcemente arrotondati. C’è ancora da lavorare sui fattori teste e qualità del piumaggio. Infatti per questi due aspetti sono stati pochi i Fife che mi hanno entusiasmato ma, dato che il Fife perfetto non esiste, almeno ci sarà da divertirsi negli anni a venire per migliorare i già belli canarini da mostra in circolazione.

Come di solito offro una mia personalissima valutazione di alcuni canarini esposti e da me osservati sabato pomeriggio e domenica mattina. Ormai chi mi legge da tempo sa che i miei giudizi non sono mai fatti per incensare o dileggiare alcuno. Vanno presi per un mio modesto contributo alla crescita del Fife Fancy con l’obiettivo di tendere sempre più al miglioramento della razza. Naturalmente nei commenti a questo post c’è tutto lo spazio che si vuole per intervenire.

Nei Fife Fancy liporcomici ha prevalso un bel canarino del belga Willy Bressinck, molto tondo e di buone caratteristiche nonostante la taglia piccola.

Primo nei Fife Fancy  lipocromici pezzati. Allevatore Massimo De Giglio.

Primo nei Fife Fancy lipocromici pezzati. Allevatore Massimo De Giglio.

Secondo nei Fife Fancy lipocromici pezzati. Allevatore Bressinck.

Secondo nei Fife Fancy lipocromici pezzati. Allevatore Bressinck.

Secondo nei Fife Fancy lipocromici pezzati. Allevatore Cagnoli.

Secondo nei Fife Fancy lipocromici pezzati. Allevatore Cagnoli.

Negli stamm facevano bella mostra di sé i quattro gialli intensi di Lorenzo Barretta classificatisi primi anche sei i suoi soggetti migliori sono certamente gli ardesia di cui parlerò. Ottimi piazzamenti per Hans Jurgen Kraus e Luigi Ferraro, secondo e terzo.

Negli stamm dei melaninici il secondo posto è andato a Lorenzo Barretta con un quartetto di ardesia ben proporzionati, tondi ed eleganti. Al primo posto si sono piazzati i quattro di Jan Guy Darrou, allevatore i cui soggetti avevo già visto a Tours con punteggi molto alti. Anche qui vince, pur con punteggi normali, ma le caratteristiche che avevo visto allora sono confermate. Fife Fancy pesanti, con teste troppo piccole rispetto al corpo generoso, nel complesso non molto eleganti. Non mi so spiegare il risultato.

Tra i melaninici singoli ancora Lorenzo Barretta è salito sul podio, stavolta al gradino più alto, con un ardesia da 94 punti che, a giudizio dello scrivente, era forse il più bel Fife Fancy visto a Bari. Dietro di lui Angelo Cantante (molto buono il suo Fife) e il belga Wim Straetmans.

Negli stamm dei lipocromici pezzati ha vinto Angelo Cantante seguito da Laurence Jemmet e Antonio Zenodocchio. Tutti buoni nel complesso ma con evidenti spazi di miglioramento soprattutto per la qualità e compostezza di piumaggio.

Ho trovato interessante il Fife Fancy esposto dall’amico Massimo De Giglio e vincitore con ben 94 punti tra i lipocromici pezzati. Si tratta di un bianco pezzato che in gabbia non dava il massimo di sé palesando una testa non ottimale, un piumaggio un poco scomposto e una coda migliorabile. Naturalmente il canarino bianco va considerato a sé perché questo colore mette in risalto i difetti. Per il complesso un soggetto ben equilibrato e di discreta eleganza.

Nella stessa categoria l’amico Angelo Cantante si è aggiudicato un terzo posto con 92 punti dopo un buon canarino di Willy Bressinck. Il Fife di Angelo era molto ben proporzionato con la sola eccezione del dorso. Comunque bello.

Primo nei Fife Fancy melaninici pezzati. Allevatore Timm.

Primo nei Fife Fancy melaninici pezzati. Allevatore Timm.

Terzo nei Fife Fancy lipocromici pezzati. Allevatore Cantante.

Terzo nei Fife Fancy lipocromici pezzati. Allevatore Cantante.

Terzo nei melaninici. Allevatore Straetmans.

Terzo nei melaninici. Allevatore Straetmans.

Nei melaninici pezzati ha primeggiato Christoph Timm con un verde intenso da 94 punti cui difettava forse solo un poco di zampe (nella foto lo si vede mentre sta gonfiando il piumaggio: non è quello il suo profilo reale).

Subito dietro si è piazzato l’italiano Mario Cagnoli a 93 punti con un bel canarino che poteva dare di più soprattutto in una più accentuata rotondità complessiva ma per il resto validissimo e con una piuma buona.

Nella stessa categoria ma negli stamm ha vinto Hans Jurgen Kraus con canarini di buona proporzione e molto simili tra loro. Al terzo posto l’amico Michele Apuzzo.

Come ho scritto nel post precedente avrei voluto vedere esposti un maggior numero di Fife Fancy di altre nazioni oltre la nostra. Essendosi assottigliata la componente estera i nostri ne hanno tratto vantaggio dominando largamente le classifiche comunque con canarini quasi tutti di livello molto alto e quindi con merito.

Di punto in bianco il Fife Fancy italiano da cenerentola europea (o quasi) emerge in tutta la sua forza. Adesso l’obiettivo è quello di non tornare nell’oblio ma anzi di primeggiare anche nelle prossime competizioni mondiali, a partire dal 2015 in Olanda!!!

Primo negli stamm lipocromici pezzati. Allevatore Cantante.

Primo negli stamm lipocromici pezzati. Allevatore Cantante.

Primo negli stamm dei melaninici. Allevatore Darrou.

Primo negli stamm dei melaninici. Allevatore Darrou.

Primo negli stamm melaninici. Allevatore Kraus.

Primo negli stamm melaninici. Allevatore Kraus.

Secondo stamm dei melaninici pezzati. allevatore Daniele De Giglio.

Secondo stamm dei melaninici pezzati. Allevatore Daniele De Giglio.

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il mio Fife Fancy verde brinato di cui parlo

Il mio Fife Fancy verde brinato di cui parlo nell’articolo

Torno ancora una volta sulla mostra ornitologica internazionale di Reggio Emilia 2013.

Quest’anno davvero ha dato molto da dire (e nel mio caso da scrivere) sui Fife Fancy e sul trattamento ricevuto da parte della quaterna di giudici internazionali chiamati a dare i punteggi ai canarini esposti a concorso.

Nell’ambito di una generale situazione in cui ben pochi Fife Fancy hanno raggiunto il podio e posizioni onorevoli, ci sono state di converso montagne di uccelletti di razza Fife degne del mattatoio (paragone infelice! ma calzante). Chi è quel pazzo che allevando canarini di forma e posizione ritiene di proseguire una selezione riproduttiva che ha partorito canarini presunti da mostra che poi hanno incassato voti talmente bassi da decretarne una sonora bocciatura? E’ un po’ come dire: il mio figliolo è bravo e studioso quindi è degno di fare l’università anche se ha preso tutti 4 o 3 in pagella. Umh, qualcosa non va, vero? Eppure è accaduto anche ad allevatori di nome ben noto per ottimi e continui piazzamenti oltre che ad allevatori che da una vita amano e riproducono il Fife Fancy con successo e perseveranza.

Non conoscono forse più lo standard? Può essere. Tra coloro che hanno questa amnesia ci sono anch’io avendo avuto un canarino “bollato” con un 84 e tra tutti quelli bocciati con 86, 85, 84 e 83 sono in buona compagnia.

Il mio Fife Fancy e la posizione

Il mio Fife Fancy e la posizione

Allevo il Fife Fancy dalla fine degli anni Novanta e mi sono fatto una certa esperienza. Penso di conoscere qualcosina dello standard ufficiale ma sono comunque affamato di sapere, di conoscere e di migliorare.

Ho sempre saputo che i canarini classificatisi con votazioni tanto basse fossero da buttare oppure palesassero difetti tali e tanti dovuti alla mancanza di cure (piumaggi inguardabili, soggetti malati, canarini sporchi ecc.). Di sicuro un canarino da 85 – 84 – 83 punti è talmente scarso che non è un vero Fife ma una accozzaglia di sgangherate caratteristiche che lo allontanano dalla razza indicata nella scheda di ingabbio.

Poiché la cosa mi incuriosisce ho analizzato il mio “84”, ho valutato punto per punto la scheda di giudizio e l’ho pure fotografato. Così, tanto per fare, magari per capire meglio. Sicuramente per mettere in gioco le mie capacità di “giudice” dei miei stessi canarini.

Il mio Fife Fancy: testa rotonda?

Il mio Fife Fancy: testa poco rotonda?

Si tratta di un verde brinato. Dico fin da ora che è nella lista dei miei “incedibili” perché proviene da una linea di sangue che a mio parere promette bene. Quindi essendo una femmina è già da tempo stato scelto il degno suo consorte che ha interessanti caratteristiche, un verde intenso. Se la stagione riproduttiva sarà fortunata mi piacerebbe parlare la prossima estate dei figli di questa “strana” femmina da 84 punti. Li vedremo e li commenteremo.

Il mio Fife Fancy: attivo e curioso

Il mio Fife Fancy: attivo e curioso

Scheda punti (vedi in fondo al post) del mio Fife Fancy anello 110 del 2013:

Taglia: punti 21 su 25 quindi una decisa penalizzazione di ben 4 punti. Mi sembra pesante ma ci può stare perché in genere i miei canarini non sono microFife e il canarino in questione in effetti non è piccolo. Io avrei dato 22 su 25.

Testa e collo: punti 8 su 10. Qui faccio fatica a capire i due punti di penalizzazione perché è un brinato proporzionato per questi connotati. Ovviamente non essendo un piccolo canarino la testa è in proporzione. Io avrei dato 9 punti.

Corpo e dorso: punti 7 su 10. Penalizzazione molto forte anche se il dorso è ben presente e il corpo tutt’altro che sgraziato. Ammettiamo che sul tavolo non stava dando il meglio ma questo canarino credo meriti almeno 8 punti.

Il mio Fife Fancy. Primo piano sul suo dorso

Il mio Fife Fancy. Primo piano sul dorso

Ali: punti 9 su 10. Penalizzazione leggera ma presente. Su questa posso concordare.

Piumaggio: punti 8 su 10. Qui non capisco. Il piumaggio è bello, lucente (è pur sempre un brinato), sericeo e compatto senza sbuffi. Forse il canarino si è tirato proprio in fase di giudizio? Boh, possibile. Io avrei dato almeno 9.

Colore: punti 9 su 10. Ancora una leggera penalizzazione ma in questo caso le foto, non dovendo riprendere forma e movimento, rappresentano la pura realtà, senza dubbi e interpretazioni. Che ne dici? Io comunque su questa voce non avrei dato penalizzazioni.

Posizione e movimento: punti 8 su 10. Altra penalizzazione e allora ipotizziamo che al momento in cui il giudice l’aveva davanti agli occhi forse si è accucciato… Pur essendo un canarino di buone zampe e non avendo mai manifestato questo difetto in allevamento voglio anch’io togliergli due punti!

Gambe (in realtà negli uccelli si dice zampe!): 5 su 5. Finalmente non penalizzato!

Coda: 5 su 5. Ancora salvo!

Condizioni generali: 4 su 5. Questa proprio non la capisco. Era ed è tutt’ora in formissima, vivace, con una bella piuma pulita e splendente. Io avrei dato 5.

Ok, il mio gioco a fare il giudice è finito. Quanti punti avrebbe preso col mio inutile e personalissimo giudizio? Faccio i conti ed esce 90 ! Troppo? Forse si. Forse no. Non mi sembra di essere stato tenero e troppo di parte. E comunque ho giocato.

Accetto fin da ora le critiche e i pareri di tutti. Beninteso non posso certamente chiederti di esprimere il tuo giudizio solo attenendoti ad alcune immagini che possono essere fuorvianti e il mio esperimento si conclude con un sorriso. Nulla di più.

Forse ho imparato qualcosa di nuovo e forse ho capito perché i Gloster (per esempio) in grandissima parte hanno ottenuto dai 90 punti in su.

Il mio Fife Fancy e il colore del piumaggio

Il mio Fife Fancy e il colore del piumaggio

scheda-giudizio-fife-84-punti

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Mostra ornitologica Reggio Emilia. Settore canarini di forma e posizione.

Mostra ornitologica Reggio Emilia. Settore canarini di forma e posizione.

Ho scritto come al solito volentieri un commento sui Fife Fancy esposti alla internazionale di Reggio Emilia 2013. Ora riprendo l’argomento iniziato allora perché forse non si sono pesate e valutate nel modo più corretto le risultanze dei giudizi dei canarini esposti di questa bellissima razza.

Cosa è successo nella più grande e rinomata manifestazione ornitofila italiana?

Beh, i Fife Fancy esposti, con microscopiche eccezioni, sono stati bastonati severamente come mai accaduto prima. Poco male, dirai, ci sarà una prossima occasione. Giusto.

Tuttavia l’accaduto mi porta ad alcune riflessioni senza pretese che faccio scrivendo questo articolo per gli appassionati della razza.

I giudici erano quattro: olandese, italiano, francese e spagnolo.

Essendosi divisi (credo equamente) i soggetti da giudicare, hanno scritto sulla scheda valutazioni sostanzialmente non difformi perché tutti hanno premiato con 90 punti e più solo pochissimi canarini, oasi nel deserto o aghi nel pagliaio, fai tu.

E le altre razze a concorso?

Niente di tutto ciò. Infatti se guardiamo i dati di giudizio delle razze di forma e posizione numericamente più significative non possiamo non notare che la “bastonata” non le riguarda perché i giudici hanno ritenuto che i canarini rispondenti allo standard siano in buona proporzione numerica sul totale dei presenti. Nessun problema generale, insomma, ma buoni/ottimi canarini in bel numero e altrettanti non così buoni, da rivedere o da compensare durante la prossima stagione riproduttiva. Ma nulla di drammatico.

Nel caso del Fife Fancy questa variabilità è risultata del tutto assente. Numeri davvero minimi di buoni/ottimi soggetti e una valanga senza pietà di tutto il resto. I punteggi per questi ultimi sono andati dagli 89 fino agli 83 (ripeto: ottantatre!) punti. Ho difficoltà a ricordare Fife Fancy da 84 punti, figuriamoci da 83. Un dato storico.

Ho sempre saputo che i punteggi di canarini che per alcune caratteristiche difettano e si allontanano dallo standard possono arrivare comunemente a 87, anche a 86 per quelli con più chiari elementi da migliorare. Posso anche pensare ad un canarino che pecchi un po’ ovunque e che scenda a 85 ma al di sotto di questa soglia non si tratta più di un Fife Fancy ma di un’altra cosa. Forse ne riparlerò altrove.

Invece è successo e, si badi bene, solo nei Fife Fancy.

Nei Fife Fancy sono pochissimi i canarini di qualità.

Nei Fife Fancy sono pochissimi i canarini di qualità.

Quello che i giudici sono stati concordi nel dare è quindi un parere deciso e senza appelli sul Fife Fancy italiano che, nei fatti, viene classificato di serie B nella stragrande maggioranza dei casi.

E’ un elemento che deve far riflettere.

Peccato soltanto che non esista un momento di incontro tra giudici e allevatori per commentare assieme in generale la situazione dei canarini esposti e imparare proprio da chi giudica quali siano le più diffuse mancanze cui si dovrà rimediare.

Credo che sia compito della commissione tecnica valutare i dati emersi dalla mostra di Reggio Emilia ed estrapolarne indicazioni chiare e nette. Altrimenti la batosta per i nostri cari beniamini pennuti non sarà servita a nulla e a nessuno.

I nostri Fife hanno piumaggi scarsi?

I nostri Fife difettano per forma?

I nostri Fife hanno teste strette e poco o nulla tonde?

I nostri Fife hanno dorsi piatti?

Che queste siano tendenze imperanti nel nostro paese dove regna la ricerca del micro-Fife io lo scrivo da tempo e ormai mi è venuto a noia. Quello che mi sembra strano è che il “problema” si sia manifestato in modo esplosivo di punto in bianco in questa mostra e mai evidenziato prima. Molti allevatori si sarebbero mossi per tempo su binari selettivi più consoni. Il ritornello che gira da anni è che il Fife italiano è bello, per alcuni addirittura il più bello in assoluto.

La mostra di Reggio Emilia riporta tutti sulla terra e alla cruda “realtà”.

Ma va bene così se ciò serve per migliorare e crescere per portare tutti assieme a livelli più consoni il Fife italiano.

La commissione tecnica ha qualcosa da dire?

Nei Gloster il numero dei canarini validi e quelli meno è molto simile

Nei Gloster il numero dei canarini validi e quelli meno è molto simile

Si badi bene che le altre più note razze a concorso (vedi Gloster) non scendono sotto gli 86 punti minimi (salvo rarissime eccezioni) e che i canarini da 90 punti e oltre sono davvero in misura confortante come è giusto che sia.

Per dare un’idea di quello che sto dicendo ho realizzato due grafici. In alto c’è quello che riguarda l’amato (da noi) Fife Fancy, mentre nel secondo c’è il Gloster per confronto. Per semplificarmi le cose, i dati derivano in un caso e nell’altro dalle due categorie espositive numericamente più rappresentative all’interno della stessa razza.

Chi ha voglia di commentare lo faccia scrivendo nel box qui sotto!

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Vincitore Fife Fancy melaninici intensi pezzati. Allev. Apuzzo.

Vincitore Fife Fancy melaninici intensi pezzati. Allev. Apuzzo.

Come di consueto in questo periodo commento la mostra ornitologica più grande e prestigiosa d’Italia, ogni anno egregiamente organizzata e gestita dalla SOR Società Ornitologica Reggiana.

La moltitudine di appassionati che la visita fa sì che non sia del tutto agevole incontrarsi e dialogare con calma. Nei due padiglioni adibiti al mercato in cui gli allevatori cedono i surplus dei loro allevamenti ciò è possibile solo in primissima mattinata, poi subentra il caos,

Situazione fortunatamente diversa nel padiglione mostra in cui ci si può fermare e commentare gli esiti dei giudizi.

Vincitore bianchi. Allevatore Maestrello.

Vincitore bianchi. Allevatore Maestrello.

Vincitore gialli intensi. Allevatore Maestrello.

Vincitore gialli intensi. Allevatore Maestrello.

Parlando di Fife Fancy vorrei dire subito che il giudizio di quest’anno è stato strano.

Con questo non voglio dire che chi ha vinto non lo meritasse. Anzi, direi che tanti soggetti davvero belli sono saliti giustamente ai più altri gradini del podio d’onore. Quello che mi ha lasciato sorpreso e in taluni casi “di sasso” sono stati i punteggi assegnati a canarini davvero di livello alto che si sono visti appioppare sonore bocciature sotto forma di somme punti davvero inspiegabilmente minime.

Cosa è successo? Difficile dirlo anche perché i giudici Fife Fancy erano ben quattro, quindi in grado di suddividersi l’impegno in modo adeguato nonostante i Fife esposti fossero come al solito molto numerosi. Sabato e domenica, a sei o sette giorni dall’ingabbio e ad alcuni giorni dal giudizio, tanti bei Fife si dimostravano ancora in perfetta forma e senza stress alcuno, quindi in grande spolvero e capaci di dimostrare il loro valore. Eppure su molte, troppe gabbie erano appuntate schede di giudizio penose. Forse si potrebbe ipotizzare che al momento del giudizio i canarini non siano stati fatti ambientare e rilassare nel modo dovuto? Possibile un errore tanto elementare con giudici internazionali e di sicura esperienza? Non saprei.

L’impressione che io ed altri abbiamo avuto è stata quella di premi riservati a pochi bei canarini con validi punteggi dietro i quali si è creato il deserto con una moltitudine, davvero superiore a tantissime mostre che ho visitato, di canarini classificati come di serie B o C o forse anche D.

Strano perché Fife Fancy molto meritevoli sono finiti tra gli “errori di allevamento” mentre magari poche settimane prima erano saliti sul podio di mostre titolate o internazionali addirittura. Difficilmente comprensibile.

Una vera ecatombe ha toccato canarini esposti che hanno ottenuto 84, 85, 86 punti pur essendo in standard e in buone condizioni di salute ma su questo avrei voglia di tornare con un prossimo articolo. Ancora una volta: strano.

Se si analizzano i punteggi per ogni categoria emerge con chiarezza lampante che i soggetti (a parere dei giudici) in linea con lo standard sono talmente pochi che la situazione generale risulterebbe imbarazzante. In Italia i Fife Fancy fanno pena quindi? Parliamone, sarebbe interessante.

Lo si direbbe dai risultati: su una moltitudine di Fife Fancy esposti ci sono stati un solo 94, tre 93, pochi 92, 91 e pure scarsi 90 seguiti da una marea di voti bassi che ha letteralmente dilagato trasversalmente coinvolgendo allevatori blasonati e meno. Un esempio? I verdi intensi dove su 35 ingabbi singoli ci sono stati giusto 3 (tre!) canarini dai 90 in su e qualcosa come 32 (trentadue!) dagli 89 in giù. Insomma il 91% scartati! Strano.

Che dire poi degli stamm dove in diverse categorie nessuno ha avuto l’onore di raggiungere anche il più basso dei gradini del podio? Strano.

Il mio lipocromico giallo intenso.

Il mio lipocromico giallo intenso.

Vincitore lipocromici gialli brinati. Allevatore Barretta.

Vincitore lipocromici gialli brinati. Allevatore Barretta.

Vincitore cinnamon intensi. Allevatore Fermi.

Vincitore cinnamon intensi. Allevatore Fermi.

Tra gli amici allevatori che hanno ottenuto soddisfazione ci sono Apuzzo, Maestrello, Barretta, Ceragioli, Padrini che hanno esposto Fife Fancy davvero interessanti.

Mi sarà consentito una lode particolare all’amico Tiziano Maestrello che ha primeggiato con canarini che hanno beneficiato di genitori provenienti dalla linea di sangue dei miei Fife Fancy. Mi fa un grandissimo piacere.

Per quanto mi riguarda, nonostante i problemi che ho avuto nei canarini destinati alla mostra, ho ottenuto un 91 (secondo) nei lipocromici pezzati brinati con un maschio inserito all’ultimo momento, un 90 (terzo) nei gialli intensi e un 91 in un verde intenso dello stamm.

Bene, come al solito allego alcune delle foto dei canarini premiati tra i Fife Fancy. Mi dispiace non aver ottenuto una foto decente del mio maschietto ardesia pezzato che quindi non avrà l’onore di essere presente. Per gli altri ho dovuto per motivi di forza maggiore selezionare le immagini tecnicamente più riuscite. Non sempre ce l’ho fatta.

Vincitore Ardesia. Allevatore Barretta.

Vincitore Ardesia. Allevatore Barretta.

Vincitore lipocromici pezzati brinati. Allevatore Ceragioli.

Vincitore lipocromici pezzati brinati. Allevatore Ceragioli.

Ed ecco Ceragioli felice per il risultato raggiunto dal suo pezzato.

Ed ecco Ceragioli felice per il risultato raggiunto dal suo pezzato.

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Fife Fancy

Uno dei miei migliori Fife Fancy del 2013 che si abbassa per volare sull’altro posatoio. Piume della coda rovinate dai compagni di gabbia!

Il titolo può essere fuorviante. In realtà trovo piacevole visitare le mostre ornitologiche perché sono momenti di incontro e di chiacchiere utili a scaricare le tensioni settimanali e i problemi che ognuno di noi ha. Il passatempo dell’allevamento di canarini è sempre rilassante e il parlare con altre persone che hanno lo stesso hobby è quanto di più “antistress” ci possa essere anche se si tratta di questioni, dobbiamo dirlo, di poco conto. Ma vanno benissimo!

Quello che i miei amici sanno è che io non amo particolarmente partecipare alle mostre ornitologiche come espositore.

È una mia caratteristica, un mio difetto che qualcuno anni addietro ha addirittura additato come comportamento antisociale rinfacciandomelo come fosse un peccato mortale. In realtà nulla di questo.

La verità è molto semplice. Nella gestione di un allevamento di canarini, nel mio caso di Fife Fancy, la cosa che preferisco e che trovo elettrizzante più di ogni altra è il momento in cui si creano i progetti per il futuro, si studiano i novelli uno per uno, quindi si individuano le coppie per l’anno a venire. Una fase creativa e complessa, fondamentale per tenere alta la qualità del ceppo.

Siamo in autunno ed è proprio in questi giorni che concludo il percorso che, iniziato a metà o fine settembre dopo la muta dei canarini novelli, mi porta a scegliere chi saranno i prossimi riproduttori, quali accoppiamenti fare e per quali fini. E inevitabilmente a mettere da parte i canarini che non faranno parte del mio selezionato team per la prossima primavera.

Infatti proprio quando i miei amici allevatori si dilettano a scegliere e preparare i campioni per le mostre, io non ci penso nemmeno e mi dedico a piena energia a progettare il futuro studiando maniacalmente per ore le testoline, le piume, il portamento eccetera per i soli fini riproduttivi. Strano vero?

Tanto strano che c’è chi mi chiama al telefono per ricordarmi di prenotare la mostra di Reggio Emilia perché altrimenti me ne dimenticherei (già successo più volte).

Confesso che per me è una sofferenza mettere da parte i canarini per le mostre (infatti non rientra nelle mie abitudini), toglierli dalle gabbie, caricarli nei trasportini e affrontare il viaggio che mi porterà all’ingabbio. Anche se, come nel caso di Reggio, alla fine per me è un giretto di una sola mezz’ora. Sono fatto così.

Conseguenza nefasta di questo mio atteggiamento mentale è quella di essere una frana nella preparazione dei canarini per le mostre. È una fase che non mi interessa, non mi regala piacere.

Non so cosa significhi il lavaggio delle piume e altre tecniche di toelettatura utili a portare i nostri beniamini presunti campioni a dare il meglio di sé davanti ai giudici. Io guardo con attenzione e severo giudizio la forma, la qualità della piuma, la rispondenza allo standard per tutti i caratteri e poi… stop.

Ovviamente non posso pretendere che il giudice chiuda un occhio su qualche penna che non vuole stare al suo posto, a qualche pennuzza beccuzzata dai compagni di gabbia, alle piume opache.

Proprio quest’ultimo è un elemento che mi devo decidere una volta per tutte ad affrontare, facendomi violenza. L’acqua della mia zona è ricchissima di calcare ed è sicuramente la peggiore perché quando il canarino fa il bagnetto è un po’ come se si stendesse una patina opaca sul piumaggio. Anche quando il Fife Fancy in questione è un gran bel canarino, il giudice appiopperà quel punto o due punti in meno. Purtroppo.

Stimo e invidio moltissimo quegli allevatori che mettono in gabbie singole da agosto quei canarini che sono destinati alle mostre e li coccolano in ambiente semisterile, pulito come una sala operatoria. Hanno tutta la mia stima ma… a me piace la selezione per lo standard e sono contento quando il livello qualitativo dei miei Fife Fancy sale e guadagna nuovi livelli con canarini di elevata genealogia. È il mio orgoglio, la mia soddisfazione, con o senza mostre.

Che fare allora? Cambiare hobby o cambiare cervello?

In attesa di una decisione attendo volontari che commentino qui sotto magari con i loro consigli per rendere al top l’immagine dei canarini per le mostre.

Fife Fancy

Bella femmina Fife Fancy destinata ad uno stamm. Purtroppo le penne della coda non sono ben allineate.

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Femmina Fife Fancy verde

Femmina Fife Fancy verde

A metà settembre, come ogni anno, inizio a prelevare dalla voliera dei novelli un certo numero di canarini Fife Fancy che dimostrano di essere a muta ultimata o comunque a un buon livello di piumaggio.

Noto che quest’anno alcuni soggetti finiranno di cambiare le piume molto tardi, forse anche alle porte di novembre visto lo stato attuale. Per forza di cose si lascia alla natura stabilire i tempi.

Tra quelli che dimostrano una copertura di nuove piume del 90% scelgo i soggetti che a prima occhiata mi sembrano i più vicini allo standard. Si badi bene che fino a quando la muta non sarà realmente completata i canarini di forma e posizione possono cambiare e il loro valore espositivo mutare.

Quest’anno sono stato favorevolmente colpito dalla qualità delle teste dei miei Fife Fancy.

Chi mi legge sa che questa è una mia personale ricerca che va controcorrente. Mentre la stragrande maggioranza degli allevatori di questa razza si concentra su zampe o taglia minuta io cerco gli elementi FONDAMENTALI che fanno di un canarino un vero Fife Fancy. La testa va forse al primo posto ma qualcuno se ne dimentica volentieri proprio perché realizzarla è una delle cose più difficili.

Lo scorso anno avevo ottenuto alcuni maschi davvero interessanti sotto questo punto di vista. In quanto maschi, e quindi di taglia più grande, non sono mai stati esposti e hanno atteso la stagione riproduttiva tranquillamente nel mio ambiente di allevamento. Accoppiati poi con femmine che si sono rivelate geneticamente compatibili per determinati caratteri, hanno prodotto canarini novelli sempre più vicini alla mia idea di standard del Fife Fancy.

Certamente la strada verso la meta non sarà breve ma il 2013 si sta rivelando come un ottimo step sul mio cammino.

I verdi hanno confermato le mie aspettative, così come i cinnamon/fawn ma anche tra i gialli, mio colore da sempre preferito, l’innalzamento della qualità rispetto allo scorso anno c’è stato eccome.

A corredo di questo post allego una foto di un novello 2013 a muta non ancora finita. Ne seguiranno altre.

Cosa ne pensi?

La stessa femmina Fife Fancy 2013

La stessa femmina Fife Fancy 2013

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