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Archive for the ‘Mostre ornitologiche’ Category

Eccomi con il best (che si vede solo nella foto più sotto)

Eccomi con il best (che si vede solo nella foto più sotto)

Mi scuso con i lettori del mio blog, sempre più rassegnati nel vedere che non posto più articoli…

Avete ragione. E’ che ho sempre maggiori difficoltà a seguire l’hobby e quindi a tenere aggiornati i temi che riguardano Il Fife Fancy. Che dire? Speriamo in tempi migliori? Non so.

Aggiorno solo per dire che la mostra ornitologica La Fenice a Prato di Correggio, lo scorso anno la quarta in Italia per numero di ingabbi e quest’anno (in aumento!) forse la terza, ha messo in risalto la qualità davvero notevole dei Fife Fancy esposti la cui media era apprezzabilissima con una selezione molto accurata di canarini al top.

Mi complimento con gli allevatori intervenuti per la bontà del loro lavoro.

Per quanto mi riguarda ho partecipato solo con singoli perchè confesso che l’idea di stamm mi piace sempre meno. Che stia diventando un po’ inglese?

I risultati sono stati confortanti: 3 primi assoluti con il best Fife Fancy della mostra, 3 secondi e 2 terzi. Il best era un maschio pezzato chiaro da 93 punti che è rimasto abbastanza tranquillo. Poi molto apprezzati dai visitatori e dai giudici che ho incontrato in mostra sono stati un bianco e la femmina gialla intensa.

Diciamo che i risultati mi ripagano completamente degli sforzi sostenuti e del poco tempo che riesco a dedicare ai miei cari Fife Fancy.

In bocca al lupo a tutti gli allevatori della più bella razza di canarini al mondo!!!

 

Il Fife Fancy vincitore con 93 punti.

Il Fife Fancy vincitore con 93 punti.

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bologna-2014-daniele-best

Con il maschietto Fife Fancy best in show

Dopo un paio d’anni di assenza ho deciso di esporre i miei Fife Fancy alla mostra ornitologica di Bologna. Con sorpresa ho letto sul giornalino ABC che a giudicare non c’era il ben noto Terry Kelly, dato per sicuro dagli organizzatori, ma un giudice che, dal nome, non mi sembrava proprio inglese.
Infatti, quest’anno a lavorare tra le cavalle ben fornite di gabbie per i Fife Fancy c’era Mr. Henk Snoeren, olandese.

La fase del giudizio che si svolge al sabato è sempre molto bella e istruttiva mettendo in luce l’approccio personale che ogni giudice ha nel valutare i soggetti esposti. Mi sarebbe piaciuto vedere Snoeren all’opera anche perché, di solito, a giudizio terminato chiedo sempre quale idea si sia fatto del livello dei Fife Fancy italiani il giudice in questione. Purtroppo quest’anno non ho potuto essere presente. Tuttavia un amico ha chiesto proprio queste informazioni e le risposta avuta è stata la seguente.
Buon livello medio dei Fife Fancy esposti ma ha notato una eccessiva ricerca della piccola taglia, talvolta piumaggi troppo duri con presenza di spacchi sul petto e soprattutto canarini di scarsa rotondità.
Ecco il valore di mostre come Bologna dove ci si può confrontare con esperti giudici di altre nazioni. E’ il confronto che fa crescere e quello internazionale ci permette di uscire da ambiti troppo ristretti.
Devo anche dire che ciò che ha affermato Mr. Snoeren è più o meno quello che predico da anni e non sto certo in questa sede a ripeterne i contenuti. Basta leggere questo blog.

A Bologna ho portato 13 soggetti, di cui circa la metà si sono piazzati bene.
Ho ottenuto 4 primi assoluti, un secondo e un terzo posto, il miglior verde, il miglior intenso e il BEST IN SHOW tra i Fife Fancy. Meglio di così proprio non si poteva.
Sono doppiamente contento perché il premio va ad una linea selettiva di verdi che seguo ormai da diversi anni e che stavolta ha premiato un maschio, cosa non comune in un BEST, di norma appannaggio delle femmine, più tipiche (per questo in Inghilterra hanno creato il premio per il “sesso opposto”).

Al di là delle classifiche anche quest’anno la mostra bolognese, sempre ottimamente gestita da Roberto Guglielmi, ha dimostrato la sua posizione di riguardo nel panorama specialistico italiano con soggetti molto belli esposti e numeri simili a quelli del 2013.
C’era da farsi gli occhi e non mi è proprio possibile elencare tutti i canarini che mi hanno favorevolmente impressionato. Molto tipici i canarini di Michele Apuzzo, soprattutto i suoi brinati, quelli di Angelo Cantante (1° singolo brinato) e anche la new entry Gianpietro Munaro si è fatto decisamente onore con il premio per il sesso opposto negli intensi, stavolta femmina. Di piumaggio sericeo la femmina cinnamon intensa pezzata di Massimo Capitanio.
Ottimo livello anche per diversi altri allevatori che hanno esposto canarini molto tipici come gli amici Ferraro, Malagoli, Trapasso, Goti ed altri sicuramente validi.

L’occasione è stata piacevole per l’incontro con allevatori che non conoscevo e che seguono sempre il blog, tra cui un bel trio fiorentino. Ragazzi, nella confusione non ho memorizzato il vostro nome ma, per farmi perdonare pubblico la vostra foto. Scrivetemi nei commenti sotto questo articolo!!!!

Naturalmente ringrazio tutti per i complimenti ricevuti e… arrivederci alla prossima con i nostri Fife Fancy.

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Ardesia primo intenso sesso opposto. Allevatore Munaro.

Ardesia primo intenso sesso opposto. Allevatore Munaro.

Cinnamon pezzato intenso. Allevatore Capitanio.

Cinnamon pezzato intenso. Allevatore Capitanio.

 

I miei amici fiorentini con Angelo Cantante

I miei amici fiorentini con Angelo Cantante

L'allevatore Munaro alla sua prima volta a Bologna.

L’allevatore Munaro alla sua prima volta a Bologna.

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il mio Fife Fancy verde brinato di cui parlo

Il mio Fife Fancy verde brinato di cui parlo nell’articolo

Torno ancora una volta sulla mostra ornitologica internazionale di Reggio Emilia 2013.

Quest’anno davvero ha dato molto da dire (e nel mio caso da scrivere) sui Fife Fancy e sul trattamento ricevuto da parte della quaterna di giudici internazionali chiamati a dare i punteggi ai canarini esposti a concorso.

Nell’ambito di una generale situazione in cui ben pochi Fife Fancy hanno raggiunto il podio e posizioni onorevoli, ci sono state di converso montagne di uccelletti di razza Fife degne del mattatoio (paragone infelice! ma calzante). Chi è quel pazzo che allevando canarini di forma e posizione ritiene di proseguire una selezione riproduttiva che ha partorito canarini presunti da mostra che poi hanno incassato voti talmente bassi da decretarne una sonora bocciatura? E’ un po’ come dire: il mio figliolo è bravo e studioso quindi è degno di fare l’università anche se ha preso tutti 4 o 3 in pagella. Umh, qualcosa non va, vero? Eppure è accaduto anche ad allevatori di nome ben noto per ottimi e continui piazzamenti oltre che ad allevatori che da una vita amano e riproducono il Fife Fancy con successo e perseveranza.

Non conoscono forse più lo standard? Può essere. Tra coloro che hanno questa amnesia ci sono anch’io avendo avuto un canarino “bollato” con un 84 e tra tutti quelli bocciati con 86, 85, 84 e 83 sono in buona compagnia.

Il mio Fife Fancy e la posizione

Il mio Fife Fancy e la posizione

Allevo il Fife Fancy dalla fine degli anni Novanta e mi sono fatto una certa esperienza. Penso di conoscere qualcosina dello standard ufficiale ma sono comunque affamato di sapere, di conoscere e di migliorare.

Ho sempre saputo che i canarini classificatisi con votazioni tanto basse fossero da buttare oppure palesassero difetti tali e tanti dovuti alla mancanza di cure (piumaggi inguardabili, soggetti malati, canarini sporchi ecc.). Di sicuro un canarino da 85 – 84 – 83 punti è talmente scarso che non è un vero Fife ma una accozzaglia di sgangherate caratteristiche che lo allontanano dalla razza indicata nella scheda di ingabbio.

Poiché la cosa mi incuriosisce ho analizzato il mio “84”, ho valutato punto per punto la scheda di giudizio e l’ho pure fotografato. Così, tanto per fare, magari per capire meglio. Sicuramente per mettere in gioco le mie capacità di “giudice” dei miei stessi canarini.

Il mio Fife Fancy: testa rotonda?

Il mio Fife Fancy: testa poco rotonda?

Si tratta di un verde brinato. Dico fin da ora che è nella lista dei miei “incedibili” perché proviene da una linea di sangue che a mio parere promette bene. Quindi essendo una femmina è già da tempo stato scelto il degno suo consorte che ha interessanti caratteristiche, un verde intenso. Se la stagione riproduttiva sarà fortunata mi piacerebbe parlare la prossima estate dei figli di questa “strana” femmina da 84 punti. Li vedremo e li commenteremo.

Il mio Fife Fancy: attivo e curioso

Il mio Fife Fancy: attivo e curioso

Scheda punti (vedi in fondo al post) del mio Fife Fancy anello 110 del 2013:

Taglia: punti 21 su 25 quindi una decisa penalizzazione di ben 4 punti. Mi sembra pesante ma ci può stare perché in genere i miei canarini non sono microFife e il canarino in questione in effetti non è piccolo. Io avrei dato 22 su 25.

Testa e collo: punti 8 su 10. Qui faccio fatica a capire i due punti di penalizzazione perché è un brinato proporzionato per questi connotati. Ovviamente non essendo un piccolo canarino la testa è in proporzione. Io avrei dato 9 punti.

Corpo e dorso: punti 7 su 10. Penalizzazione molto forte anche se il dorso è ben presente e il corpo tutt’altro che sgraziato. Ammettiamo che sul tavolo non stava dando il meglio ma questo canarino credo meriti almeno 8 punti.

Il mio Fife Fancy. Primo piano sul suo dorso

Il mio Fife Fancy. Primo piano sul dorso

Ali: punti 9 su 10. Penalizzazione leggera ma presente. Su questa posso concordare.

Piumaggio: punti 8 su 10. Qui non capisco. Il piumaggio è bello, lucente (è pur sempre un brinato), sericeo e compatto senza sbuffi. Forse il canarino si è tirato proprio in fase di giudizio? Boh, possibile. Io avrei dato almeno 9.

Colore: punti 9 su 10. Ancora una leggera penalizzazione ma in questo caso le foto, non dovendo riprendere forma e movimento, rappresentano la pura realtà, senza dubbi e interpretazioni. Che ne dici? Io comunque su questa voce non avrei dato penalizzazioni.

Posizione e movimento: punti 8 su 10. Altra penalizzazione e allora ipotizziamo che al momento in cui il giudice l’aveva davanti agli occhi forse si è accucciato… Pur essendo un canarino di buone zampe e non avendo mai manifestato questo difetto in allevamento voglio anch’io togliergli due punti!

Gambe (in realtà negli uccelli si dice zampe!): 5 su 5. Finalmente non penalizzato!

Coda: 5 su 5. Ancora salvo!

Condizioni generali: 4 su 5. Questa proprio non la capisco. Era ed è tutt’ora in formissima, vivace, con una bella piuma pulita e splendente. Io avrei dato 5.

Ok, il mio gioco a fare il giudice è finito. Quanti punti avrebbe preso col mio inutile e personalissimo giudizio? Faccio i conti ed esce 90 ! Troppo? Forse si. Forse no. Non mi sembra di essere stato tenero e troppo di parte. E comunque ho giocato.

Accetto fin da ora le critiche e i pareri di tutti. Beninteso non posso certamente chiederti di esprimere il tuo giudizio solo attenendoti ad alcune immagini che possono essere fuorvianti e il mio esperimento si conclude con un sorriso. Nulla di più.

Forse ho imparato qualcosa di nuovo e forse ho capito perché i Gloster (per esempio) in grandissima parte hanno ottenuto dai 90 punti in su.

Il mio Fife Fancy e il colore del piumaggio

Il mio Fife Fancy e il colore del piumaggio

scheda-giudizio-fife-84-punti

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Mostra ornitologica Reggio Emilia. Settore canarini di forma e posizione.

Mostra ornitologica Reggio Emilia. Settore canarini di forma e posizione.

Ho scritto come al solito volentieri un commento sui Fife Fancy esposti alla internazionale di Reggio Emilia 2013. Ora riprendo l’argomento iniziato allora perché forse non si sono pesate e valutate nel modo più corretto le risultanze dei giudizi dei canarini esposti di questa bellissima razza.

Cosa è successo nella più grande e rinomata manifestazione ornitofila italiana?

Beh, i Fife Fancy esposti, con microscopiche eccezioni, sono stati bastonati severamente come mai accaduto prima. Poco male, dirai, ci sarà una prossima occasione. Giusto.

Tuttavia l’accaduto mi porta ad alcune riflessioni senza pretese che faccio scrivendo questo articolo per gli appassionati della razza.

I giudici erano quattro: olandese, italiano, francese e spagnolo.

Essendosi divisi (credo equamente) i soggetti da giudicare, hanno scritto sulla scheda valutazioni sostanzialmente non difformi perché tutti hanno premiato con 90 punti e più solo pochissimi canarini, oasi nel deserto o aghi nel pagliaio, fai tu.

E le altre razze a concorso?

Niente di tutto ciò. Infatti se guardiamo i dati di giudizio delle razze di forma e posizione numericamente più significative non possiamo non notare che la “bastonata” non le riguarda perché i giudici hanno ritenuto che i canarini rispondenti allo standard siano in buona proporzione numerica sul totale dei presenti. Nessun problema generale, insomma, ma buoni/ottimi canarini in bel numero e altrettanti non così buoni, da rivedere o da compensare durante la prossima stagione riproduttiva. Ma nulla di drammatico.

Nel caso del Fife Fancy questa variabilità è risultata del tutto assente. Numeri davvero minimi di buoni/ottimi soggetti e una valanga senza pietà di tutto il resto. I punteggi per questi ultimi sono andati dagli 89 fino agli 83 (ripeto: ottantatre!) punti. Ho difficoltà a ricordare Fife Fancy da 84 punti, figuriamoci da 83. Un dato storico.

Ho sempre saputo che i punteggi di canarini che per alcune caratteristiche difettano e si allontanano dallo standard possono arrivare comunemente a 87, anche a 86 per quelli con più chiari elementi da migliorare. Posso anche pensare ad un canarino che pecchi un po’ ovunque e che scenda a 85 ma al di sotto di questa soglia non si tratta più di un Fife Fancy ma di un’altra cosa. Forse ne riparlerò altrove.

Invece è successo e, si badi bene, solo nei Fife Fancy.

Nei Fife Fancy sono pochissimi i canarini di qualità.

Nei Fife Fancy sono pochissimi i canarini di qualità.

Quello che i giudici sono stati concordi nel dare è quindi un parere deciso e senza appelli sul Fife Fancy italiano che, nei fatti, viene classificato di serie B nella stragrande maggioranza dei casi.

E’ un elemento che deve far riflettere.

Peccato soltanto che non esista un momento di incontro tra giudici e allevatori per commentare assieme in generale la situazione dei canarini esposti e imparare proprio da chi giudica quali siano le più diffuse mancanze cui si dovrà rimediare.

Credo che sia compito della commissione tecnica valutare i dati emersi dalla mostra di Reggio Emilia ed estrapolarne indicazioni chiare e nette. Altrimenti la batosta per i nostri cari beniamini pennuti non sarà servita a nulla e a nessuno.

I nostri Fife hanno piumaggi scarsi?

I nostri Fife difettano per forma?

I nostri Fife hanno teste strette e poco o nulla tonde?

I nostri Fife hanno dorsi piatti?

Che queste siano tendenze imperanti nel nostro paese dove regna la ricerca del micro-Fife io lo scrivo da tempo e ormai mi è venuto a noia. Quello che mi sembra strano è che il “problema” si sia manifestato in modo esplosivo di punto in bianco in questa mostra e mai evidenziato prima. Molti allevatori si sarebbero mossi per tempo su binari selettivi più consoni. Il ritornello che gira da anni è che il Fife italiano è bello, per alcuni addirittura il più bello in assoluto.

La mostra di Reggio Emilia riporta tutti sulla terra e alla cruda “realtà”.

Ma va bene così se ciò serve per migliorare e crescere per portare tutti assieme a livelli più consoni il Fife italiano.

La commissione tecnica ha qualcosa da dire?

Nei Gloster il numero dei canarini validi e quelli meno è molto simile

Nei Gloster il numero dei canarini validi e quelli meno è molto simile

Si badi bene che le altre più note razze a concorso (vedi Gloster) non scendono sotto gli 86 punti minimi (salvo rarissime eccezioni) e che i canarini da 90 punti e oltre sono davvero in misura confortante come è giusto che sia.

Per dare un’idea di quello che sto dicendo ho realizzato due grafici. In alto c’è quello che riguarda l’amato (da noi) Fife Fancy, mentre nel secondo c’è il Gloster per confronto. Per semplificarmi le cose, i dati derivano in un caso e nell’altro dalle due categorie espositive numericamente più rappresentative all’interno della stessa razza.

Chi ha voglia di commentare lo faccia scrivendo nel box qui sotto!

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Vincitore Border intenso pezzato. Allevatore Morra.

Vincitore Border intenso pezzato. Allevatore Morra.

So che c’è un bel numero di allevatori di canarini di forma e posizione che legge abitualmente questo blog anche se non ha Fife Fancy.

Mi fa piacere ricevere complimenti per il lavoro di redazione di questo strumento di unione degli appassionati. Molti attendono con ansia le fotografie che di volta in volta pubblico anche se non sono certo di livello professionale perché occorrerebbe un piccolo set fotografico. E in mostra non è possibile portarlo.

Le condizioni di luce nella quasi totalità dei casi non aiutano. Le sbarrette delle gabbie, poi, sono la bestia nera delle macchine fotografiche e dei loro autofocus.

Border bianco. Allevatore Capitanio.

Border bianco. Allevatore Capitanio.

Vincitore Border verde intenso. Allevatore Apuzzo.

Vincitore Border verde intenso. Allevatore Apuzzo.

Vincitore Border giallo brinato. Allevatore Morra.

Vincitore Border giallo brinato. Allevatore Morra.

A Reggio mi sono soffermato sui Border che come sempre sono di un livello molto elevato.

Non è mancata un’occhiata a certi Razza Spagnola molto belli per forma e per piuma. Ho concluso il mio giretto con i Japan Hoso che ho allevato in passato e dei quali ho un bellissimo ricordo.

Vincitore Razza Spagnola verde brinato. Allevatore Guarino.

Vincitore Razza Spagnola verde brinato. Allevatore Guarino.

Vincitore Razza Spagnola giallo brinato. Allevatore Barretta.

Vincitore Razza Spagnola giallo brinato. Allevatore Barretta.

Vincitore Razza Spagnola intenso giallo pezzato. Allevatore Selce.

Vincitore Razza Spagnola intenso giallo pezzato. Allevatore Selce.

Vincitore Japan Hoso verde intenso. Allevatore Coppola.

Vincitore Japan Hoso verde intenso. Allevatore Coppola.

Vincitore Japan Hoso giallo brinato. Allevatore Pappalardo.

Vincitore Japan Hoso giallo brinato. Allevatore Pappalardo.

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Vincitore Fife Fancy melaninici intensi pezzati. Allev. Apuzzo.

Vincitore Fife Fancy melaninici intensi pezzati. Allev. Apuzzo.

Come di consueto in questo periodo commento la mostra ornitologica più grande e prestigiosa d’Italia, ogni anno egregiamente organizzata e gestita dalla SOR Società Ornitologica Reggiana.

La moltitudine di appassionati che la visita fa sì che non sia del tutto agevole incontrarsi e dialogare con calma. Nei due padiglioni adibiti al mercato in cui gli allevatori cedono i surplus dei loro allevamenti ciò è possibile solo in primissima mattinata, poi subentra il caos,

Situazione fortunatamente diversa nel padiglione mostra in cui ci si può fermare e commentare gli esiti dei giudizi.

Vincitore bianchi. Allevatore Maestrello.

Vincitore bianchi. Allevatore Maestrello.

Vincitore gialli intensi. Allevatore Maestrello.

Vincitore gialli intensi. Allevatore Maestrello.

Parlando di Fife Fancy vorrei dire subito che il giudizio di quest’anno è stato strano.

Con questo non voglio dire che chi ha vinto non lo meritasse. Anzi, direi che tanti soggetti davvero belli sono saliti giustamente ai più altri gradini del podio d’onore. Quello che mi ha lasciato sorpreso e in taluni casi “di sasso” sono stati i punteggi assegnati a canarini davvero di livello alto che si sono visti appioppare sonore bocciature sotto forma di somme punti davvero inspiegabilmente minime.

Cosa è successo? Difficile dirlo anche perché i giudici Fife Fancy erano ben quattro, quindi in grado di suddividersi l’impegno in modo adeguato nonostante i Fife esposti fossero come al solito molto numerosi. Sabato e domenica, a sei o sette giorni dall’ingabbio e ad alcuni giorni dal giudizio, tanti bei Fife si dimostravano ancora in perfetta forma e senza stress alcuno, quindi in grande spolvero e capaci di dimostrare il loro valore. Eppure su molte, troppe gabbie erano appuntate schede di giudizio penose. Forse si potrebbe ipotizzare che al momento del giudizio i canarini non siano stati fatti ambientare e rilassare nel modo dovuto? Possibile un errore tanto elementare con giudici internazionali e di sicura esperienza? Non saprei.

L’impressione che io ed altri abbiamo avuto è stata quella di premi riservati a pochi bei canarini con validi punteggi dietro i quali si è creato il deserto con una moltitudine, davvero superiore a tantissime mostre che ho visitato, di canarini classificati come di serie B o C o forse anche D.

Strano perché Fife Fancy molto meritevoli sono finiti tra gli “errori di allevamento” mentre magari poche settimane prima erano saliti sul podio di mostre titolate o internazionali addirittura. Difficilmente comprensibile.

Una vera ecatombe ha toccato canarini esposti che hanno ottenuto 84, 85, 86 punti pur essendo in standard e in buone condizioni di salute ma su questo avrei voglia di tornare con un prossimo articolo. Ancora una volta: strano.

Se si analizzano i punteggi per ogni categoria emerge con chiarezza lampante che i soggetti (a parere dei giudici) in linea con lo standard sono talmente pochi che la situazione generale risulterebbe imbarazzante. In Italia i Fife Fancy fanno pena quindi? Parliamone, sarebbe interessante.

Lo si direbbe dai risultati: su una moltitudine di Fife Fancy esposti ci sono stati un solo 94, tre 93, pochi 92, 91 e pure scarsi 90 seguiti da una marea di voti bassi che ha letteralmente dilagato trasversalmente coinvolgendo allevatori blasonati e meno. Un esempio? I verdi intensi dove su 35 ingabbi singoli ci sono stati giusto 3 (tre!) canarini dai 90 in su e qualcosa come 32 (trentadue!) dagli 89 in giù. Insomma il 91% scartati! Strano.

Che dire poi degli stamm dove in diverse categorie nessuno ha avuto l’onore di raggiungere anche il più basso dei gradini del podio? Strano.

Il mio lipocromico giallo intenso.

Il mio lipocromico giallo intenso.

Vincitore lipocromici gialli brinati. Allevatore Barretta.

Vincitore lipocromici gialli brinati. Allevatore Barretta.

Vincitore cinnamon intensi. Allevatore Fermi.

Vincitore cinnamon intensi. Allevatore Fermi.

Tra gli amici allevatori che hanno ottenuto soddisfazione ci sono Apuzzo, Maestrello, Barretta, Ceragioli, Padrini che hanno esposto Fife Fancy davvero interessanti.

Mi sarà consentito una lode particolare all’amico Tiziano Maestrello che ha primeggiato con canarini che hanno beneficiato di genitori provenienti dalla linea di sangue dei miei Fife Fancy. Mi fa un grandissimo piacere.

Per quanto mi riguarda, nonostante i problemi che ho avuto nei canarini destinati alla mostra, ho ottenuto un 91 (secondo) nei lipocromici pezzati brinati con un maschio inserito all’ultimo momento, un 90 (terzo) nei gialli intensi e un 91 in un verde intenso dello stamm.

Bene, come al solito allego alcune delle foto dei canarini premiati tra i Fife Fancy. Mi dispiace non aver ottenuto una foto decente del mio maschietto ardesia pezzato che quindi non avrà l’onore di essere presente. Per gli altri ho dovuto per motivi di forza maggiore selezionare le immagini tecnicamente più riuscite. Non sempre ce l’ho fatta.

Vincitore Ardesia. Allevatore Barretta.

Vincitore Ardesia. Allevatore Barretta.

Vincitore lipocromici pezzati brinati. Allevatore Ceragioli.

Vincitore lipocromici pezzati brinati. Allevatore Ceragioli.

Ed ecco Ceragioli felice per il risultato raggiunto dal suo pezzato.

Ed ecco Ceragioli felice per il risultato raggiunto dal suo pezzato.

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Fife Fancy

Uno dei miei migliori Fife Fancy del 2013 che si abbassa per volare sull’altro posatoio. Piume della coda rovinate dai compagni di gabbia!

Il titolo può essere fuorviante. In realtà trovo piacevole visitare le mostre ornitologiche perché sono momenti di incontro e di chiacchiere utili a scaricare le tensioni settimanali e i problemi che ognuno di noi ha. Il passatempo dell’allevamento di canarini è sempre rilassante e il parlare con altre persone che hanno lo stesso hobby è quanto di più “antistress” ci possa essere anche se si tratta di questioni, dobbiamo dirlo, di poco conto. Ma vanno benissimo!

Quello che i miei amici sanno è che io non amo particolarmente partecipare alle mostre ornitologiche come espositore.

È una mia caratteristica, un mio difetto che qualcuno anni addietro ha addirittura additato come comportamento antisociale rinfacciandomelo come fosse un peccato mortale. In realtà nulla di questo.

La verità è molto semplice. Nella gestione di un allevamento di canarini, nel mio caso di Fife Fancy, la cosa che preferisco e che trovo elettrizzante più di ogni altra è il momento in cui si creano i progetti per il futuro, si studiano i novelli uno per uno, quindi si individuano le coppie per l’anno a venire. Una fase creativa e complessa, fondamentale per tenere alta la qualità del ceppo.

Siamo in autunno ed è proprio in questi giorni che concludo il percorso che, iniziato a metà o fine settembre dopo la muta dei canarini novelli, mi porta a scegliere chi saranno i prossimi riproduttori, quali accoppiamenti fare e per quali fini. E inevitabilmente a mettere da parte i canarini che non faranno parte del mio selezionato team per la prossima primavera.

Infatti proprio quando i miei amici allevatori si dilettano a scegliere e preparare i campioni per le mostre, io non ci penso nemmeno e mi dedico a piena energia a progettare il futuro studiando maniacalmente per ore le testoline, le piume, il portamento eccetera per i soli fini riproduttivi. Strano vero?

Tanto strano che c’è chi mi chiama al telefono per ricordarmi di prenotare la mostra di Reggio Emilia perché altrimenti me ne dimenticherei (già successo più volte).

Confesso che per me è una sofferenza mettere da parte i canarini per le mostre (infatti non rientra nelle mie abitudini), toglierli dalle gabbie, caricarli nei trasportini e affrontare il viaggio che mi porterà all’ingabbio. Anche se, come nel caso di Reggio, alla fine per me è un giretto di una sola mezz’ora. Sono fatto così.

Conseguenza nefasta di questo mio atteggiamento mentale è quella di essere una frana nella preparazione dei canarini per le mostre. È una fase che non mi interessa, non mi regala piacere.

Non so cosa significhi il lavaggio delle piume e altre tecniche di toelettatura utili a portare i nostri beniamini presunti campioni a dare il meglio di sé davanti ai giudici. Io guardo con attenzione e severo giudizio la forma, la qualità della piuma, la rispondenza allo standard per tutti i caratteri e poi… stop.

Ovviamente non posso pretendere che il giudice chiuda un occhio su qualche penna che non vuole stare al suo posto, a qualche pennuzza beccuzzata dai compagni di gabbia, alle piume opache.

Proprio quest’ultimo è un elemento che mi devo decidere una volta per tutte ad affrontare, facendomi violenza. L’acqua della mia zona è ricchissima di calcare ed è sicuramente la peggiore perché quando il canarino fa il bagnetto è un po’ come se si stendesse una patina opaca sul piumaggio. Anche quando il Fife Fancy in questione è un gran bel canarino, il giudice appiopperà quel punto o due punti in meno. Purtroppo.

Stimo e invidio moltissimo quegli allevatori che mettono in gabbie singole da agosto quei canarini che sono destinati alle mostre e li coccolano in ambiente semisterile, pulito come una sala operatoria. Hanno tutta la mia stima ma… a me piace la selezione per lo standard e sono contento quando il livello qualitativo dei miei Fife Fancy sale e guadagna nuovi livelli con canarini di elevata genealogia. È il mio orgoglio, la mia soddisfazione, con o senza mostre.

Che fare allora? Cambiare hobby o cambiare cervello?

In attesa di una decisione attendo volontari che commentino qui sotto magari con i loro consigli per rendere al top l’immagine dei canarini per le mostre.

Fife Fancy

Bella femmina Fife Fancy destinata ad uno stamm. Purtroppo le penne della coda non sono ben allineate.

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mostra-fenice-2013

Bravi come sempre gli organizzatori dell’ultima mostra ornitologica de La Fenice che riunisce 5 associazioni sul territorio emiliano e che si svolge a Prato di Correggio (RE). Anche in questa occasione direi buoni numeri di ingabbi e davvero interessante la qualità espressa nei diversi settori.

Purtroppo quest’anno sono arrivato tardi al pomeriggio della domenica e ho avuto pochissimo tempo per analizzare i soggetti esposti a giudizio. I miei amati Fife Fancy si saranno lamentati perché non li ho seguiti a dovere.

Ho avuto qualche minuto in più il giorno dell’ingabbio quando mi sono intrattenuto con l’amico e bravo allevatore Massimo Goti ma anche in quel caso ero piuttosto di corsa.

In generale posso dire che il livello dei Fife Fancy presenti era davvero buono. La quasi totalità degli allevatori che hanno esposto è presente in tutte le manifestazioni ornitologiche di prestigio, Reggio Emilia in primis.

Ancora una volta, ma è una costante, noto la strenua, affannosa ricerca del piccolissimo Fife Fancy e questo purtroppo spesso fa dimenticare alcuni connotati che con la taglia si rischia di perdere ma che sono fondamentali per il nostro Fife Fancy. E che lo standard esige.

Ma le mie opinioni ormai sono cosa risaputa.

Dal punto di vista delle premiazioni mi posso soffermare solo sui miei soggetti che si sono aggiudicati due primi posti, tre secondi e alcuni terzi.

Da citare in particolare una femmina brinata con minime pezzature che era imperturbabile nella sua eleganza nonostante il bailamme di gente. Non altrettanto è accaduto ad una femmina verde brinata, a mio parere interessante, che si è innervosita e non stava nella corretta posizione.

Purtroppo la vicinanza temporale tra la mostra de la Fenice e quella di Bologna (la settimana successiva) mi ha fatto propendere per la prima per non stressare troppo i canarini che avrei dovuto re ingabbiare dopo pochi giorni dal rientro a casa.

Peccato perché a giudicare a Bologna c’era Terry Kelly, giudice inglese di grande esperienza nei Fife Fancy.

Foto strana ma mette bene in evidenza la rotondità del mio brinato vincitore

Foto strana ma mette bene in evidenza la rotondità del mio brinato vincitore

Ardesia pezzato di Trevisani

Ardesia pezzato di Trevisani

 

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Ardesia-Daolio-RID

Il mio ardesia da 93 punti

ardesia-pezzato-Cantante-RID

Primo ardesia pezzato. Allevatore Cantante.

A Reggio ancora una volta si è tenuto il più classico e atteso degli appuntamenti per chi ama l’ornitologia e per chi alleva uccelli di ogni razza. Quest’anno mi è arrivata voce di un ingabbio totale attorno ai 23.000 soggetti esposti a concorso. Difficile stimare la presenza numerica degli uccelli nei due padiglioni della Fiera di Reggio Emilia dedicata alla mostra-scambio: forse dieci volte tanto quelli a concorso? Un appuntamento ormai assurto al primo posto assoluto al mondo per qualità e quantità dei volatili presenti.

Per la prima volta dopo molti anni ero presente entrambi i giorni alla mostra-scambio. Nel caos più totale dovuto al sovraffollamento e alla ristrettezza degli spazi, ho avuto occasione di scambiare opinioni e pareri con altri allevatori di Fife Fancy, italiani ed esteri. Molti seguono questo blog e si sono complimentati per la mia costanza nel tenerlo aggiornato con notizie fresche dal mondo dell’ornitofilia e dell’allevamento del Fife Fancy soprattutto.

Tuttavia ho avuto meno tempo per visionare altre razze di soggetti esposti in mostra e soprattutto di fare fotografie accettabili.

Primo bianco. Allevatore Trevisani.

Primo bianco. Allevatore Trevisani.

Primo ardesia. Allevatore Alecci.

Primo ardesia. Allevatore Alecci.

Brinato cinnamon - fawn. Allevatore Jemmett.

Brinato cinnamon – fawn. Allevatore Jemmett.

Brinato pezzato. Allevatore Apuzzo.

Brinato pezzato. Allevatore Apuzzo.

Brinato verde. Allevatore Baggi.

Brinato verde. Allevatore Baggi.

Era circa una decina d’anni che, per un motivo o per l’altro, non riuscivo ad essere presente come espositore a Reggio Emilia. Quest’anno ce l’ho fatta e, pur non avendo preparato i soggetti alla mostra, ho ottenuto un 93 punti, due 91 e alcuni 90. Un dato molto interessante soprattutto se consideriamo le non ottimali posizioni dei miei canarini nell’area espositiva. Infatti a me è toccato l’ingabbio a partire dalla prima fila verticale delle gabbie all’inizio della spalliera, proprio dove è massimo il passaggio e quindi il disturbo dei visitatori. Purtroppo questa posizione ha lasciato il segno in un canarino che si è arruffato per tutto il tempo e per un secondo che è deceduto. Peccato perché proprio su quest’ultimo puntavo per la stagione riproduttiva dell’anno prossimo. Anche alcuni punteggi sono stati la conseguenza di quel posizionamento e dello stress conseguente. Ma sono cose che accadono e non c’è nulla da fare. L’organizzazione, sempre impeccabile, non ha nessuna colpa.

Più giudici si sono alternati nel settore dei Fife Fancy e le differenze di valutazione si sono viste eccome tra il belga, il portoghese e l’italiano. Forse su questo punto si potrebbe lavorare perché c’è spazio per migliorare nell’uniformità dei giudizi.

La stessa difformità l’ho notata, per esempio, nei Border dove soggetti di altissimo valore hanno ottenuto piazzamenti inspiegabilmente mediocri.

Tornando ai Fife Fancy quest’anno a Reggio credo si sia registrato il record di ingabbi: oltre 500 soggetti tra singoli e stamm! Siamo ad un livello quantitativo che, se ancora piuttosto lontano dalle specialistiche inglesi, potrebbe comunque dire la sua.

Dal lato qualitativo si apre una discussione che rischia di essere un ritornello senza fine. Mai come quest’anno ho visto tanti piccolissimi Fife Fancy, anche sotto gli 11 cm di lunghezza quando lo standard dice di stare sì sugli 11cm, ma come misura IDEALE. In certi casi si tratta di canarini aggraziati ma più i canarini micro-Fife saranno premiati e più si continuerà a seminare confusione orientando gli allevatori a selezionare per la taglia e la lunghezza massima mettendo in secondo piano altre, ben più importanti, caratteristiche che lo standard ESIGE perché senza di quelle non si può parlare di Fife Fancy! Che senso ha produrre Fife molto piccoli se poi si perdono gli altri connotati? Ne vale la pena?

Vedo con preoccupazione che ormai si sta instaurando una sorta di “via italiana” al Fife Fancy dimenticando che lo standard non ce lo possiamo “adattare” in casa ma che è stato creato in Gran Bretagna dove gli allevatori di Fife Fancy si attengono alle note salienti dello standard senza lasciarsi andare alla spasmodica ricerca della taglia minima. Se alcuni di noi stanno ormai puntando al microcanarino (ma perché???), oltre Manica se ne stanno tranquilli anche a 12 cm (o spesso anche di più), ma con soggetti di altissima aderenza allo standard per forma e posizione.

Le linee di selezione che, secondo la logica, dovrebbero essere parallele tra i Fife di Italia e Gran Bretagna, inspiegabilmente si allontanano con i nostri che se ne vanno per i fatti loro.

La conseguenza era evidente a Reggio Emilia: grandissima presenza di piumaggi lenti e scomposti perché troppo molli o troppo duri, perdita della rotondità a 360 gradi (ormai una rarità), testine piccolissime senza proporzione col corpo (quante!), non rotonde ma sempre più vicine alla forma di un dito mignolo, stacco di testa assente perché la micro-taglia non lo consente (uno dei difetti più comuni e più gravi). E tutto ciò a volte anche in soggetti premiati.

Di questo passo qualcuno potrebbe legittimamente arrivare a chiedere alla COM il riconoscimento di una nuova razza: il Fife Fancy Nano, ovvero Mini-Fife o ancora Fife Pigmeo…

Con queste mie righe ho voluto forzare la mano con toni decisi perché chi deve intendere, alla fine, intenda e la commissione tecnica prenda posizione anche per non lasciare i giudici allo sbaraglio di valutazioni che potrebbero diventare molto personali e sempre meno attinenti allo standard che in realtà è CHIARISSIMO.

Gli allevatori del Gloster ne sanno qualcosa: canarini piccoli ma senza rotondità o un poco più grandi e con tutte le altre carte in regola? Mi pare che la cosa sia alla fine stata spiegata agli allevatori e sto vedendo Gloster molto belli e tipici.

Credo davvero che il Fife Fancy meriti la giusta considerazione perché possa fare, nella corretta direzione, il salto di qualità fatto dal Border diversi anni addietro. In quel caso i risultati si sono visti!

Chiudo con la carrellata fotografica che vedi in questo post in cui i soggetti ritratti non sono necessariamente i più belli visti in mostra, ma quelli che si sono mostrati più docili e quindi fotografabili.

Complimenti comunque a tutti gli espositori perché è grazie ai loro sforzi che il nostro hobby può andare avanti e darci la soddisfazione di allevare una razza bellissima.

Giallo intenso. Allevatore Ceragioli.

Giallo intenso. Allevatore Ceragioli.

Intenso pezzato. Allevatore Cantante.

Intenso pezzato. Allevatore Cantante.

Un soggetto dello stamm verdi intensi, primo. Allevatore Baggi.

Un soggetto dello stamm verdi intensi, primo. Allevatore Baggi.

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Gastone Masini davanti ai suoi Gloster

Consort brinato bruno agata unicolore primo class. Allevatore Masini

Consort brinatobruno agata pezzato primo class. Allevatore Masini.

Nel numero di Ottobre di Italia Ornitologica, il mensile della FOI, la Federazione Ornicoltori Italiani, Gastone Masini, ottimo giudice e allevatore di canarini di Forma e Posizione anticipava l’evento della mostra de La Fenice plaudendo alla bella iniziativa di unire ben 5 associazioni sotto lo stesso “tetto” di un’unica, grande, mostra ornitologica a Prato di Correggio (RE).

I dirigenti e i numerosi aiutanti volontari de La Fenice hanno coronato ancora una volta questo sogno ornitologico proponendoci una manifestazione di ottimo livello.

Ne ho già parlato nel post dedicato ai Fife Fancy de La Fenice 2012 e ora dirò alcune parole su altre razze di canarini di forma e posizione.

Proprio Gastone Masini ha fatto man bassa di premi nei suoi prediletti canarini Gloster di cui sappiamo essere grande conoscitore. Con lui, dominatori della stessa razza sono stati Claudio Cominelli e Lauro Bonacini.

Border intenso pezzato di Cominelli. La foto non è riuscita ma si nota comunque la rotondità del soggetto.

Border ardesia primo class. Allevatore Padrini.

Razza spagnola brinato avorio primo class. Allevatore Bonfatti.

Razza spagnola intenso avorio primo class. Allevatore Dalla Libera.

Gloster bianco pezzato primo class. Allevatore Cominelli.

E’ sempre Cominelli ad essersi distinto anche tra i Border tra cui ricordo soprattutto un suo giallo intenso pezzato davvero molto bello, dalla rotondità completa e piuma compatta nel disegnare un profilo 3D molto rispondente allo standard anche come posizione. Bello l’ardesia di Padrini che manifestava qualche difettuccio nella qualità di piumaggio, forse un po’ troppo duro. Molto bello il cinnamon di Gianni Mambrini che è arrivato secondo.

Ho avuto modo di osservare anche i Razza Spagnola e i Japan Hoso.

Sui primi ci sarebbe molto da dire perchè la competizione è stata molto serrata con soggetti estremamente tipici e di notevole qualità. Tra i migliori primi classificati ci sono il verde intenso di Lauro Bonacini, l’intenso avorio di Luciano Dalla Libera e l’avorio brinato di Maurizio Bonfatti.

Sui Japan Hoso la mia occhiata è stata più rapida e non ho potuto analizzarli a fondo. Mi rimane buona l’impressione di un ardesia pezzato bianco interessante di Silvano Cillo, al primo posto nella sua categoria.

Un’ultima segnalazione va allo Scotch giallo brinato di Luciano Dalla Libera che mi è piaciuto particolarmente e che si è piazzato primo con 91 punti.

Japan Hoso bianco ardesia pezzato primo class. Allevatore Cillo.

Scotch giallo primo class. Allevatore Dalla Libera.

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